Cause collettive

Nell’ordinamento italiano ciascun cittadino può “agire in giudizio”, cioè rivolgersi ad un giudice per tutelare un proprio diritto. Normalmente è il singolo ad agire ma è prevista anche la possibilità che sia un gruppo di soggetti a rivolgersi al giudice mediante una cd. “azione collettiva”.

Per azione collettiva si intende quel particolare strumento processuale in base al quale, in presenza di diritti omogenei fra di loro e facenti capo a soggetti diversi ma individuabili come gruppo o classe, si possa avere la tutela di questi diritti in un unico giudizio e in forma collettiva.
I campi nei quali queste forme di tutela hanno maggiore possibilità di successo sono  il campo della tutela dei consumatori, dei diritti dei lavoratori, il campo della tutela dell’ambiente, della tutela del risparmio, etc..
L’utilità che deriva principalmente da questo strumento processuale  risiede nella possibilità di tutelare la propria situazione individuale all’interno di un “gruppo”, con indubbi riflessi positivi in termini di “economia di giudizio”, riparmio di spesa, “protezione”.